03-04-2023 Imperia, per combattimenti tra cani 11 persone rinviate a giudizio. Enpa si presenta come parte civile
Undici persone, su diciotto indagate, sono state rinviate a giudizio ieri dal gup Anna Bonsignorio del tribunale di Imperia con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al maltrattamento di animali e all’organizzazione di combattimenti tra cani. Si tratta dell’esito di un’indagine, coordinata dal pm Barbara Bresci e avviata nel 2015 dalla squadra mobile di Imperia. L’Ente Nazionale Protezione Animali attraverso il suo ufficio legale si è presentata come parte civile. Insieme ad Enpa Lega del Cane, Anpana, Nogez (guardie zoofile) e Lav. Tutte hanno presentato richiesta danni, che sarà valutata nel corso del processo, la cui prima udienza è stata fissata al prossimo 6 giugno, davanti al giudice collegiale di Imperia.
Le indagini sono partite nel 2015, quando di notte, sulla strada per Perinaldo, un passante ha udito guaiti e latrati provenire dal cassone di un pickup. Una volta sul posto la polizia ha scoperto un cane chiuso dentro una gabbia. Da lì gli investigatori sono risaliti al vicino allevamento di dogo argentini dei fratelli Accardo (che ora figurano tra i rinviati a giudizio). È da quell'allevamento che è partita l'indagine del commissariato di Ventimiglia e della squadra mobile di Imperia. I reati sono stati consumati tra le province di Imperia, Milano e Torino, oltre che in Serbia. Dei diciotto indagati la posizione di cinque è stata trasmessa al tribunale di Pavia, dov'è in corso un processo gemello. Risulta, invece, prescritta la posizione del veterinario accusato di aver "falsamente dichiarato l'impianto di microchip a un esemplare di American Staffordshire terrier".